Il Palazzo della Felicità Scintillante brilla a Seul, capitale di un Paese che corre fra tradizione e futuro. Villaggi di pescatori fuori dal tempo e tecnologie avanzatissime, dolci paesaggi, fra templi buddhisti e alberi di ciliegio, ma anche un confine ancora militarizzato. I cugini del Nord non sono amici e questo breve pezzo di terra è stato trasformato in una piccola Disneyland della guerra, con tunnel da esplorare e potenti cannocchiali con cui frugare con lo sguardo nell’altra Corea. Hanno gli studenti più studiosi del mondo e un formidabile rispetto per tradizioni e antica cultura. Che si propone anche a tavola, con qualche sorprendente pietanza: le formiche rosse fritte piacciono moltissimo e vengono considerate anche efficaci contro i bruciori di stomaco. I bachi fritti sono un ardito ma popolare snack mentre gli Japchai sono, per i coreani, una succulenta pietanza: spaghetti trasparenti saltati in padella con verdure, carne e salsa di soia, serviti rigorosamente freddi. Seul lavora, studia, produce, ricerca, inventa: anche orribili favole moderne come il “Gangnam style”, successo musicale planetario con due miliardi di visualizzazioni per Psy, il rapper coreano che ha fatto conoscere al mondo questo quartiere il cui nome significa “a sud del fiume”. E che vale la visita, come tutta la Corea.
Seoul > Andong > Gyeongju > Busan > Suwon > Seoul
Viaggio verso Sud-Est fino a Busan, passando per Gyeongju e soprattutto per il tempio di Haeinsa, un posto affascinante, di profonda spiritualità.
GIAPPONE E COREA DEL SUD
Tokyo > Kyoto > Osaka > Seoul > Daegu > Gyeongju > Busan
Due Paesi poco distanti tra loro, ma profondamente diversi nella storia, nella cultura, nelle abitudini quotidiane. Un viaggio completo alla scoperta di un Oriente lontano.