NUOVA ZELANDA E ISOLE COOK
Auckland > Bay Of Island > Coromandel > Rotorua > Tongariro N. Park > Aitutaki
Aiutaki: acque turchesi orlate di palme svettanti su isolotti di sabbia candida; un paradiso lontano da tutto per una vacanza fuori dal mondo.
Partenze giornaliere
1° GIORNO - AUCKLAND
Città formidabile. Si dice che i circa 100 mila alberi che si innalzano su Auckland non siano il risultato di una profonda vocazione ambientalista, che pure è presente, ma il frutto di una sfrenata passione per la vela. La baia è meravigliosa e qui si insediarono i Maori che chiamarono il loro villaggio Tamaki: significa battaglia, e spiega bene il carattere di questo orgoglioso popolo.
2° GIORNO - AUCKLAND
Atmosfera cosmopolita in città, punto d’incontro di
culture asiatiche, polinesiane, australiane. All’Auckland
Museum per conoscere un pò di storia e poi uno
sguardo dalla Sky Tower, a 328 metri d’altezza. E le
spiagge del Parco Regionale di Muriwai, per ammirare
anche flora e fauna.
3° GIORNO - AUCKLAND > BAY OF ISLANDS 230 KM
I vagabondi del Pacifico la adorano: dopo Auckland
è il principale approdo per le barche a vela. E’ anche
un luogo storico sia per i Maori, perché nel X secolo
approdò qui l’esploratore polinesiano Kupe, sia per
i neozelandesi di origine europea perché nel 1769
arrivò il capitano James Cook e nel 1823 nella baia
si ufficializzò il primo insediamento inglese nel
paese.
4° GIORNO - BAY OF ISLANDS
La baia è una meraviglia frastagliata che si snoda
lungo 800 chilometri di costa con 144 isole e proprio
questa conformazione suggerisce, forse, di fare una
piccola crociera all’interno della baia: ce ne sono di
vari tipi e di differente durata. Ed è davvero uno
spettacolo, perché si possono incontrare delfini, pinguini
e, da settembre a dicembre, anche balene. E
inoltre, per i più pigri, c’è sempre la possibilità di
un pò di ozio e relax in albergo o in spiaggia: non fa
mai male.
5° GIORNO - BAY OF ISLANDS > COROMANDEL 420 KM
E’ la tappa più lunga, ma non faticosa. Panorami sempre
spettacolari fino a Coromandel, che prende il nome dal
veliero inglese che approdò qui nel 1820. Ebbe il suo
massimo splendore durante la corsa all’oro, verso la
metà del 1800. Oggi, tra bellezze naturali, testimonianze
degli splendori dell’epoca vittoriana, resiste un’atmosfera fuori dal tempo, di assoluta tranquillità. Curiosità nella
Hotwater Beach dove affiorano fonti calde che si mescolano
con l’acqua del mare durante l’alta marea. Quando la
marea è bassa, ci si può costruire una specie di piscina
termica nella sabbia.
6° GIORNO - COROMANDEL > ROTORUA 230 KM
La regione dei laghi, dei geyser e dei vulcani. Culla
della civiltà Maori, questa zona è chiamata anche “Sulphur
city” perché il terreno ribolle di sorgenti di acque sulfuree
e polle di fanghi: intorno, la più vasta cintura di crateri,
attivi e spenti, del paese. Ricordarsi di rispettare le
tradizioni del luogo e dunque non sfoderare mai la
lingua: qui è il massimo segno di aggressività. Come
avviene nella Haka, la danza rituale che i giocatori di
rugby neozelandesi, gli All Blacks, fanno per sfidare gli
avversari prima che cominci la partita.
7° GIORNO - ROTORUA
C’è da farsi rimettere a nuovo affidandosi alle cure di
una delle stazioni termali di Rotorua. Ma è anche interessante
andare a vedere i danni che questa intensa
attività vulcanica ha prodotto. Appena fuori dalla città
c’è un intero villaggio (Te Wairoa) sepolto da una grande
eruzione. Una specie di Pompei dei Mari del Sud. Naturalmente
le sorgenti producono un odore caratteristico,
di uova marce, che si diffonde in tutta la zona.
8° GIORNO - ROTORUA > TONGARIRO NATIONAL PARK 185 KM
Era il 1887 quando venne inaugurato questo parco, il
terzo nel mondo, dopo Yellowstone negli Stati Uniti e
il Royal in Australia. Su un territorio sacro per i Maori,
è un parco alpino, dominato da tre vulcani attivi. Una
rete attrezzatissima di sentieri permette escursioni
adatte a tutti.
9° GIORNO - TONGARIRO NATIONAL PARK > AUCKLAND 340 KM > RAROTONGA
Si rientra ad Auckland e da qui si vola verso il sogno
delle Cook.
dal 10° al 12° giorno - RAROTONGA
Rarotonga è dolce e sensuale, come il tamurè che si
suona, si canta e si balla tra i giardini e i viali ornati di
siepi e fiori, curati meglio dei prati dello Yorkshire e
santificati al culto dei morti, con il cimitero di famiglia
sotto casa, le tombe dei parenti tra la strada e la spiaggia.
E’ vulcanica, con una fitta vegetazione, una possente
barriera corallina che tiene a distanza l’oceano e splendide
spiagge. Rarotonga offre anche una vivace vita notturna.
13° GIORNO - RAROTONGA > AITUTAKI
A quattromila miglia da Los Angeles e millecinquecento
da Auckland: ma ad appena quaranta minuti di volo
da Rarotonga. Aitutatki è un tesoro segreto, un’isola
che stupisce per quanto è bella.
dal 14° al 16° giorno - AITUTAKI
Acque turchesi orlate di palme svettanti su isolotti di
sabbia candida; un paradiso lontano da tutto per una
vacanza fuori dal mondo. Nella laguna, One Foot
Island, Honeymooners Island e altri piccoli atolli sabbiosi
rendono le escursioni in barca un’esperienza unica.
17° GIORNO - AITUTAKI > RAROTONGA > AUCKLAND
Marcia indietro. Si rientra a Rarotonga e da lì si vola ad Auckland.
18° GIORNO - AUCKLAND
Fine del viaggio. Per consolarsi ci si può affidare alle
patatine fritte kumara, dal gusto dolce: secondo gli
esperti le più buone sarebbero quelle di un chiosco
ambulante in Shortland street. Ipercaloriche.
OFFERTE IN EVIDENZA